domenica 17 luglio 2011

16 ( Japan 2011 ) But we are in Japan!?

Io non è che detesti con tutto il cuore Kyoto, è che Kyoto a mio avviso detesta se stessa, sarà che è invasa da migliaia di barbari e che quindi si è chiusa in se stessa, rendendosi antipatica e inaccessibile, nel contempo prendendo tutte le cattive abitudini dei barbari e facendole proprie.


La storica capitale del Giappone, non la prima però e neanche l'ultima, ha una storia eterogenea e particolare ed è in assoluto la città meno giapponese del Giappone.
Ehhh già direte voi, come fa l'emblema, il fiore all'occhiello del turismo giapponese essere la meno giapponese di tutte le città? Ecco ve lo spiego.


Appena arrivi a Kyoto ti accorgi che ti devi scordare a viva forza le impeccabili e assolutamente precise indicazioni, turistiche o semplicemente cittadine. Kyoto è inacessibile, i nomi dei siti turistici sono tutti in kanji, neppure in romanji, per cui ti trovi davanti ai luoghi ma non sai che cosa siano, mai successa una cosa simile, e non mi ricordo neppure tutte le megalopoli, metropoli, città, cittadine, borghi che ho visitato, manco a Kure che vede un turista straniero al decennio, manco nel più sperduto tempietto della periferia di Nara in mezzo alla campagna.
Sempre e comunque doppia lingua, sempre e comunque scritte in romanji ovvero scritte giapponesi con il nostro alfabeto, per esempio sotto 姫路城 trovi scritto Himeji-jō ovvero castello di Himeji, almeno capisci il nome del sito turistico, a Kyoto davanti ad uno dei templi più importanti: Kiyomizu-dera trovi solo scritto: 清水寺 !!!!


Dentro i siti turistici le spiegazioni delle cose che stai vedendo, ovvero i pannelli informativi nelle teche sono solo in giapponese! Emblematico è l'esempio del Nijo Castle che manco un castello è, ma solo un palazzo di rappresentanza dei Tokugawa a Kyoto.


Poi Kyoto è sporca, puzza e come città è squallida e impersonale e fa un caldo che ti ammazza, mai subito un tale caldo afoso, appiccicaticcio, malsano come a Kyoto.
I Kyotesi fumano per strada e buttano le cicce per terra! Inconcepibile, inaudito! Squillano i cellulari e invece di nascondersi parlano ad alta voce in mezzo ai locali! Inconcepibile, inaudito! Nel traffico tutti che strombazzano, nelle file nei cafè e nelle biglietterie ti passano davanti urtandoti!!! Inconcepibile, inaudito! Insomma inciviltà, presunzione e cafoneria, sembra di essere in Italia!


La spianata dell'inferno, ovvero il distretto Gion
A Kyoto purtroppo ci devi andare, ma fatevi un favore, usate Kyoto Station come ponte per quelle mete imperdibili come il maestoso Tenryu-Ji e l'immenso Fushimi-Inari lasciate perdere la città, lasciate perdere quelle insulse trappole per turisti brutte, pacchiane e tamarre come il distretto Gion e il sud Higashiyama!

Ma perchè tornarci direte voi? Ma perchè oggi c'era uno dei festival più osannati di Kyoto ovvero il Gion Matsuri, che poi si è rivelata una simpatica sfilata di buffi carri alti alti con 4 ruote di legno fisse il cui gran divertimento ed evento era girarli nelle strade con l'ausilio di spinte e canne di bambù sotto le ruote con tanto di applausi del pubblico quando si giravano... va bè...




In fondo è stato simpatico, un po ripetitivo, ma aiutava a spezzare la monotonia la simpatia dei sacerdoti e dei suonatori di tamburi sui carri che non si prendono sul serio neanche nelle sfilate religiose, ma ridono e scherzano e fanno facce buffe e dimostra quanto siano distanti nella concezione della religione rispetto alle facce cupe, tirate e seriose delle nostre processioni religiose.



Inoltre ha contribuito una scena epocale, un gruppo di turisti americani (il popolo più stupido e ignorante del mondo) scortato da una povera guida (altrimenti si sarebbero persi nell'ascensore dell'hotel) passa davanti ad un ristorante, all'improvviso uno di questi si ferma ed esclama alla guida: "What is this?" cos'è questo?
E li ho veramente apprezzato il savoir faire della guida, invece di rispondergli: "ma non so, tavoli, sedie, menù... secondo te povero mentecatto di un'idiota cosa potrai mai essere?" ha detto: "ohhh il ristorante è un interessante esponente di cucina locale" una grande quella guida :)


Kyoto Station, l'argento cancello per fuggir dall'inferno
Mi ridirigo a Kyoto Station, veramente bella, architettonicamente parlando onestamente molto molto bella e poi ha dalla sua un vantaggio, ti porta via da quest'odiosa città per ritornare in Giappone, nel mio caso Osaka, che si sta rivelando sempre più fantastica, non vi ho aggiornato di quanto mangi bene queste sere qui ad Osaka, non so cosa stia mangiando esattamente, ma è tutto squisito e leggero e buono e insomma una goduria e poi almeno entro e mi siedo senza chiedermi cosa siano questi strani posti con tavoli, sedie e fogli con sopra foto di cibi... ;D









Nessun commento:

Posta un commento