mercoledì 6 luglio 2011

5S ( Japan 2011 ) - Special: Japan Rail Web

Naozomi Super Express n.23

Ci sono due scene significative in due film del Japan Film Festival del 2009
La prima vede Scarlett in Lost in traslation, annoiata a Tokyo, fare una gita di una giornata a Kyoto.

L’altra invece vede Jean Reno e il suo amico partire di corsa da Tokyo alla volta di Kyoto per poi ritornare in giornata per andare all’incontro serale con il boss.


Mi sono sempre detto: seee! Va bene che i treni Giapponesi sono eccezionali, ma come fanno ad attraversare mezzo Giappone in giornata senza prenotazione, senza insomma impazzire come noi.

Ecco ora seduto comodo sul Nazomi Super Express n.23 ho capito.

Ma partiamo dall’inizio, stamane mi alzo presto, dovevo ancora ultimare la valigia e poi per risparmiare avevo preso il biglietto Tokyo->Hiroshima Non Reserve (non riservato) ero un pochino preoccupato anche perché non sapevo neppure gli orari, tranne il fatto che ci fosse un treno ogni 30 minuti (già questo… ogni 30 minuti…)

Esco alle 9 dal residence e in 10 minuti di Yamanote sono alla stazione di Tokyo, che per fortuna è tranquilla, pacata, sostenuta come se se la tirasse un po essendo la stazione principale di Tokyo.

Mi dirigo al box informazioni e senza profferir verbo faccio vedere alla signorina il biglietto, lei mi indica che cartellone guardare, il binario e l’orario… da li a 10 minuti! WOW!
Per poco non mi accompagna e senza neppure accorgermene sono al binario davanti a questa meraviglia di treno meraviglioso, vado per le tre carrozze non riservate e mi catapulto sull’unico sedile con finestrino ancora libero, manco il tempo di sedermi che il treno parte, spaccando ovviamente non il minuto, ma il decimo di secondo.

Passano i minuti, ero ancora un pochino frastornato, no dico in 30 minuti avevo attraversato un quinto di Tokyo ed ero già partito alla volta di Hiroshima, il tutto senza patemi, senza casini, senza code, senza attese in banchine massacranti, senza rumore, ecco che cose, qui non c’è rumore, quel sotterraneo, costante, fastidioso rumore che c’è in ogni nostra stazione, qui tutto si svolge tranquillo, senza problemi, senza urla, senza chiacchiere al cellulare, senza suonerie moleste, tutto tranquillo, pacato, ordinato, ti da un senso di sicurezza che in Italia non proveremo mai.


Il mio treno riflesso :)

Piano piano mi accorgo di quanto figo sia questo treno, è figo sopra ogni aspettativa, è di una figosità così figosa che manco il TGV!
Iniziamo con i sedili, non ti allunghi le gambe qui, fai fatica a toccare con la punta dei piedi il sedile davanti! Ogni sedile ha il suo tavolino e c’è una presa di corrente per ricaricare il computer o il telefonino! Infatti adesso sto scrivendo bello sereno con il portatile qui seduto comodo comodo mentre alla mia sinistra scorre il Giappone illuminato di caldo sole.
I bagni sono più belli di quelli degli aerei, ovviamente così puliti e scintillanti che ti spiace quasi usarli, ma il massimo, il tocco da maestro, il dettaglio che fa la differenza, l’apoteosi insomma sono le smoking area!!!!

Si ci sono delle smoking area bellissimissime areatissime dove puoi fumare beatamente guardando i finestrini di fronte, ma vedete quanto sono civili qui ;)

In Giappone i treni sono un'autentica istituzione, hanno fatto del trasporto pubblico di massa una scienza, partiamo dalle stazioni, qui le stazioni sono i centri nevralgici dei quartieri (città), intorno alle stazioni o fusi in esse senza soluzione di continuità vi sono i centri commerciali, ristoranti, locali vari, negozietti più carini, in una nazione dove le città raramente hanno delle piazze o spazzi aperti in genere le stazioni diventano il centro di svago, shopping, incontro e ovviamente movimento.
In stazione ci si incontra, si mangia, si acquista, si prende il caffè, si passeggia, si fa tutto.
Ci sono stazioni come Shinjuku e in misura minore Shibuya e Ikebukuro che sono dei mostri, delle città nelle città.
Shinjuku movimenta 3,6 milioni di abitanti al giorno, ma vi rendete conto? Vuol dire che per quella stazione passano ogni giorno i cittadini di Torino e Milano messi insieme.
Shinjuku è enorme, si dipana per decine di livelli, per kilometri di estensione, ha qualcosa come 56 entrate/uscite e in ogni momento, per una stima attendibile vi sono all'interno dalle 300.000 alle 500.000 mila persone nei binari, ristoranti, corridoi, negozi, cafè in ogni istante della giornata.

Nelle stazioni delle città Giapponesi partono metrò, treni della JR (Japan Railways) e treni delle compagnie private che hanno una loro linea ferroviaria, si può dire per esempio di Tokyo che tutti i binari portano a Shinjuku, Shibuya, Ikebukuro.

Un piccolo consiglio per sopravvivere e uscire sani da queste iper-stazioni, mai indugiare, i Giapponesi corrono, vanno dritti sparati per dove devono andare, senza foga trafelata, ma con passo sostenuto e mai, mai, mai, fermarsi imbambolato in mezzo ad un corridoio, vieni travolto e qui spintonare è normale, manco ci si ferma a chiedere scusa, quindi avanzare sempre, se non si sa dove andare, infilarsi in un angolino e preparare la rotta.
Per farvi immaginare vi ricordate via Roma durante le Olimpiadi? Ecco qui è tre volte la massa di gente accalcata che si muove in ogni singolo corridoio delle stazioni e nelle strade intorno e non solo nelle ore di punta! 

I treni si dividono in “locali” come quello che ho preso per Matsumoto che a loro volta si dividono il “Local” - “Express” e “Limited Express”, la qualità non cambia, cambiano solo il numero di fermate che fanno.
Qui non c'è differenziazione fra prima e seconda classe, qui i posti sono tutti belli in tutto il treno, con la stessa qualità, al massimo si distinguono i posti prenotati e quelli no.
I treni “Locali” sono generalmente in mano a compagnie private, come la Keio Line e percorrono tratte di capillarità maggiore rispetto alla JR che ovviamente si distingue per le linee Shinkansen.

Shinkansen, letteralmente “Treno proiettile” come quello in cui sono seduto percorrono con una frequenza e puntualità incredibili tratte lunghissime e lo fanno velocissimi, per esempio proprio adesso (10.10) sono a Nagoya :)

A vederli da fuori sono bellissimi, essenziali e minimalisti e dentro si concretizza al massimo il concetto di tutti i trasporti di massa in Giappone: il confort.
Si perchè mai si deve viaggiare scomodi, in treni sporchi (qui centra molto la cultura della gente, qui in Giappone quando si scende ci si porta via tutto e appena fuori le uscite dei treni vi sono i cestini con la differenziata), stretti, accaldati, assordati, ecc... perchè invece non viaggiare tranquilli, comodi, rilassati, avvolti dai confort?

Concludo dicendo che solo un pazzo si comprerebbe un'auto se abita nelle aree metropolitane, perchè mai quando hai un simile trasporto pubblico di massa di una tale efficienza e capillarità? 
Puoi raggiungere qualsiasi destinazione, urbana e suburbana, spesso scegliendo con quale velocità raggiungerla e in più stando comodo e rilassato, l'unica cosa da ricordare è di non indugiare mai nelle stazioni ;)

Adesso mi faccio un pisolino, guardo una puntata di Caprica sul netbook e poi fresco come una rosa in primavera scendo a Hiroshima e 4 ore son volate manco ad accorgersene :)

A stasera con Hiroshima! :)

Nessun commento:

Posta un commento