venerdì 14 luglio 2017

16 ( JAPAN 2017 ) - The Two Towers

Mentre facevo colazione con vista sulla piazza di Nippori dalla vetrata del secondo piano dell'Excelsior mi chiedevo se questa splendida giornata fosse quella giusta per le due torri, si decisamente si!



Per cui eccomi ad Asakusa (che si pronuncia "asaksa") l'antico quartiere ad est di Tokyo, sede del tempio Senso-Ji e recentemente di quella bellezza del Tokyo Sky Tree, ovvero dell'albero del cielo.

Eccolo li fra quelli che un tempo erano i palazzi più alti di Asakusa
e la strana patata

oh cacchio...

Lo Sky Tree è diventato l'osservatorio più alto del Giappone, alla sua base vi è un'estensione infinita si supermercati, negozi, ristoranti, uno potrebbe starci giorni senza mai uscire


Vi sono due anelli di ossevazione, il primo anello a "soli" 340 metri, accessibili attraverso un ascensore che viaggia a 600 metri al secondo.

Ma non finisce più Tokyo...
Ed ecco il Titano che ci aspetta usciti dall'ascensore all'anello più alto!
Quest'anno lo Sky Tree è sponsorizzato dall'Attacco dei Titani un famosissimo, anzi no, strafamosissimo fumetto e quindi Anime (cartone animato) e presto anche film con attori in carne ed ossa che spopola da tempo in Giappone (e non solo)


Saliamo l'anello che ci porta infine...


Alla cima! Il punto più alto del Tokyo Sky Tree: 451,2 metri dal suolo... oddio... sono a quasi mezzo kilometro dal suolo! o cacchio...


Ed ecco la vista di Tokyo da quasi mezzo km, il punto più alto della megalopoli.



Laggiù a destra vi sono i palazzi di prima, e la strana patata, in lontananza davanti a noi si scorgono i grattacieli di Shinjuku e il Metropolitan Building, visitato nei primi giorni.
Ma tutto è così piccolino da quassù e davvero Tokyo si perde a vista d'occhio in ogni direzione, non ha fine...


I miei piedini sospesi nel vuoto :)
Cavolo fa impressione...


Ma quanto è bello!
Lassù a quasi mezzo km ho anche pranzato, il tempo di guardare un po di negozzietti nei soli 7 piani di centro commerciale e poi ritorno ad Asukusa.


Mi dirigo verso la strada più infernale di Tokyo, quella dei souvenir prima del tempio Senso-Ji, vi giuro che non la sopporto, riesco a fare giusto 10 metri e mi prende un'incredibile senso di claustrofobia, per fortuna che il negozietto che intendevo visitare è il primo sulla destra ;)


Asukusa non mi è mai piaciuta, un quartiere vecchio, trappola per turisti, un po sporco, non fosse per lo Sky Tree non ci verrei più.


Mi allontano subito da Asakusa per dirigermi alla seconda Torre di Tokyo, letteralmente.
La Tokyo Tower è la torre storica, simbolo da decenni della città di Parigi... ah no ops, di Tokyo ;)



Si la somiglianza dire che inquietante è poco, forse hanno scelto di dipingerla di rosso per salvarsi dal plagio.

Come lo Sky Tree era sponsorizzato da l'Attacco dei Titani, la Tokyo Tower è sponsorizzata da One Piece, un'altro famosissimo fumetto Giapponese, ma come la torre un po vecchietto, un po datato, ha fatto il suo tempo diciamo.

Fa effetto vero? :)

La vista dalla torre non è certo mozzafiato ma fa il suo dovere:

Lontana leggermente a destra si vede lo Sky Tree


E anche qui passeggio nel vuoto:


Uscito dalla Torre seguo le indicazioni (vaghe) per la stazione della metro, pur essendo la torre più antica di Tokyo e davvero per anni ne è stata il simbolo è sorprendentemente mal servita.


Ovviamente mi perdo per parchi e vie sconosciute, ma niente paura, qui basta fare 300 metri che in una stazione della metro o della JR incappi di sicuro, infatti mi ritrovo poco dopo alla stazione Daimon, dalla quale si raggiunge Shimbashi per prendere la Yamanote, sapete no, la frequentatissima linea ferroviaria circolare di Tokyo.


Fra la stazione della metro e quella della Yamanote a Shimbashi si deve uscire in strada, davvero strano, di solito son tutte collegate nel sottosuolo.

Ed ecco Shimbashi all'ora di punta...
Definire assoluto, totale, completo, delirante caos è poco!
Una quantità infame di Sararimen (monoreddito) che si riversano come formiche impazzite per le strade, travolgendo tutto e tutti non siano in movimento o ancorati alle pareti di qualche palazzo.
Un delirio di Pachinko (sale gioco tipiche Giapponesi, dove devi far rotolare palline su un piano inclinato per farle cadere nella fessura più fruttuosa), nonostante il gioco d'azzardo sia illegale qui hanno trovato una gabola, vinci innocui pupazzetti che a seconda del tipo il gestore della sala giochi ti ricompra per Yen sonanti e se vinci i pupazzetti più rari anche tanti ma tanti Yen, il trucco è semplice, la vincita è un'oggetto simbolico e non è gioco d'azzardo per la sala ricomprare un pupazzetto vinto.
Le sale di Pachinko sono assolutamente off-limits agli stranieri, non fotografabili e tutte, ma tutte in mano alla Yakuza per cui meglio starci ben lontani, sono uno dei lati oscuri e meno edificanti del Giappone.

ma che bel localino sotto i binari ferroviari, chissà che "prelibatezza" servono quest'oggi... 



E io devo entrare li dentro... non si vede la fine a quel budello di biomassa isterica...


Sopravvivo, evito un treno della Yamanote stipato a forza dagli omini della ferrovia, mi trovo un vagone senza coda (qui si formano le code in coincidenza con l'apertura delle porte indicate a terra prima dell'arrivo del treno) e aspetto quei 3 minuti il treno successivo, c'è da dire che in ora di punta i treni ferroviari e metropolitani passano ogni pochi minuti.
In effetti con decine e decine e decine di linee ferroviarie e metropolitane Tokyo è un capolavoro di ingegneria del trasporto pubblico, un sistema così strutturato, complesso e assolutamente funzionante che è un miracolo.

E infine eccomi a cenare nella terrazza di Akiba Ichi del mio secondo ristorante preferito di Akihabara :)



つづく


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