Ed eccoci nuovamente a
calcare il sacro suolo di Edo!
Avevo prenotato un treno comodoso,
per cui avevo tempo dopo il check-out per smollare il bagaglio un attimo in
albergo e fare l’ultima colazione al mio Tully di Matsumoto, salutare la
stazione e la vista delle Alpi settentrionali.
Quindi comodamente sfruttare
la smoking area della banchina del mio AZUSA 16 delle 12:00 bound for Shinjuku.
Ed eccolo arrivare!
Arrivederci Alpi |
Bentornata Tokyo |
Ovviamente parte alle 12:00 e
arriva alle 14:41 e o cavolo!
Dopo una settimana immerso
nei ritmi tranquilli di Matsumoto, cavolo!
Tokyo è un’impatto assurdo,
una biomassa incredibile, si ok siamo a Shinjuku, ma qui è sempre come ci
fossero le olimpiadi, anche alle 14:41 di un mercoledì qualsiasi.
Riesco a prendere al volo la
Yamanote e arrivare tranquillo a Nippori, il mio amato quartierino a nord di
Akihabara, sulla linea principale della Yamanote.
A Nihonbashi, la prima
settimana, in effetti ho un po patito la mancanza dell’accesso facile alla
Yamanote, che ricordo è la linea circolare delle JR che unisce in un grande
anello i più importanti quartieri di Tokyo: Shinjuku, Shibuya, Tokyo,
Ikebukuro, Ueno, Akihabara ecc... e ovviamente il nostro Nippori :)
Arrivo al mio albergo
abbastanza stanco ma che bellino, sempre lui :)
Il tempo di rinfrescarmi e
dovevo scappare via, alla Apple di Ginza!
Avevo preso appuntamento per
il setup dell’Apple Watch, a dire il vero mi era arrivata una mail in cui mi si
chiedeva se volevo farlo e mi son detto, perchè non nel pomeriggio del rientro?
Ed eccomi qui sulla Yamanote
per scendere a Kanda e quindi prendere la Ginza Line, per appunto Ginza.
Ero in orario, oddio un po
strettino di tempi, ma sempre in orario quando accadde l’impensabile!
L’inconcepibile è avvenuto, l’evento
più raro di un’eclissi totale, di un’allineamento millimetrico di tutti i
pianeti della galassia, la metropolitana di Tokyo si è guastata!
Oddio non TUTTA la
metropolitana di Tokyo, che ha giusto quella trentina di linee, ma solo la
Ginza, dovevate vedere gli omini della metro profondersi in scuse, i giapponesi
completamente sbarellati da un’evento talmente raro, impossibile, impensabile
che vagavano senza sapere che fare.
Sinceramente anchio non
pensavo di assitere mai ad una cosa del genere, vabbè, appuntamento saltato,
per cui perchè no, facciamoci un giretto per Kanda, un quartierino residenziale
tipico giapponese, assolutamente non turistico, essendo ad una fermata sola da
Akihabara qui la gente si ferma solo per cambiare linea.
Girello un po ed ecco
apparire il porto sicuro, un Caffè Veloce!
Non avevo mangiato, quindi mi
riempio di roba, salgo al secondo piano (il primo per noi) ed ecco un bel posto
sulla vetrata al secondo piano in zona fumatori!
Oddio sto come un pascià,
tramezzini drogati giapponesi (si sono davvero drogati, sono di una bontà
assurda) spremuta ed espresso :)
Rifocillato torno alla
stazione di kanda e la Ginza Line è tornata a funzionare, sbarco alla Apple
anche solo per spiegare l’incidente e loro Ehhhh Ohhh Ginza Line broken... ahhh
Gomen nasai! (Gomen nasai sono le scuse quando hai fatto una cosa di cui ti
devi scusare, o anche quando non c’entri niente ma ti viene da scusarti lo
stesso se sei giapponese, mentre se si vuole chiedere scusa come permesso per
passare o per chiedere un favore è Sumimasen)
Cioè si stavano scusando! Che
la metro si era rotta!
Solo in Giappone...
Già che c’ero mi sono preso
le AirPods!
E vaiiiii ne avevano
pochissime, sono introvabili dappertutto e costano un terzo in meno qui, anche
di meno visto che mi scaricano anche l’iva :)
Un giro per Ginza al tramonto, oddio quanto è bella, elegante, sofisticata, mi piace da matti!
Tenetemi lontano da questo luogo di perdizione! |
Vi giuro nel 2015 questo non c'era! Giusto una cosina che qui a Tokyo tirano su in un paio d'anni |
Mi dirigo alla fermata della Yamanote (appunto) di Yurakucho e ritorno a Nippori :)
Ma quanto è bellino sto
quartierino, c’è ancora il mio Doutor e vicino l’Excelsior Cafè con la sua
fenomenale vetrata panoramica al terzo piano (secondo per noi) con zona
fumatori.
Ceno, caffè con vista all’Excelsior, spesa al mio solito Family Mart per riempire il frigo ed eccomi qui stanco morto ma contentissimo, cavolo, Tokyo è Tokyo, non c’è niente come questa megalopoli al mondo.
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