giovedì 18 luglio 2013

13 ( Japan 2013 ) The long way to the eternal Flame

Dovevo farlo oggi, domani danno pioggia, cosa di cui non è che sia esattamente triste... anzi... lo sapete che qui in Giappone la pioggia ci fa un baffo fra vie coperte, sottosuolo e centri commerciali immensi e poi dormo un po di più, faccio un po di shopping, cammino un po di meno e mooooolte più pause :)

Ma così dovevo farlo oggi, è già un po nuvoloso, il che è anche un bene visto quello che mi attendeva... non avevo ancora finito con Miyajima!

Prendo presto il traghetto veloce che parte dal Parco della Pace a 10 min. dall'albergo, dopo il mio solito espresso da Cafè Veloce of course e arrivo a Miyajima in compagnia di una tornata di esponenti del popolo che genera più idioti di quanto noi generiamo cattivi politici, avete capito no, quella massa di ciccioni ignoranti lancia bombe atomiche... ne avrei da raccontarvi, ma non oggi, oggi la dedichiamo a riflessioni ben più elevate!

Mi godo il Tori di Miyajima camminando sulla sabbia della bassa marea:


Davvero figa come cosa, sembra di camminar sulle acque, e poi nel giro di un'oretta arriva l'acqua fin sopra i segni neri dei piedi del Tori.

Mi dilungo il giusto, ma la mia meta è un mistero che si cela alla sommità della montagna sacra, il Misen!
Questa montagna, alta 535 metri sul mare è la più alta di Miyajima e dopo il tempio Daishi-In di ieri è la cosa più bella della perla del Giappone.

Attraverso il parco Momijidani, purtroppo è una giornata nuvolosetta, ma quando si apre il cielo esplodono i colori!



Al fondo del parco c'è la funivia, che in due tappe, una tante singole cabine piccoline dal tragitto più lungo e una di sole due cabine, una che va e una che viene da condividere con gli altri, arrivo al luogo di sosta con temperature interne che sfiorano i -30 ed esterne da combustione spontanea.

Primo tratto :)

Secondo tratto :)

Già dal punto di sosta si godono questi paesaggi:

Ooooohhhhh

Oooooooooohhhhhhhhhhhh

Ma girandovi di 180 gradi vedrete la vera metà, lontana da raggiunger solo gambe in spalla e qui ringrazi davvero che sia nuvolo!

 
Il Misen, il Monte Sacro!

Mi accodo ad una coppia di vecchietti Giapponesi, spero mi difendano dalle scimmie, ecco nel 2011 il monte era infestato da frotte di quegli odiosi primati che in gruppo potevano anche attaccarti, rubarti lo zaino, insomma le ho odiate!
Adesso però non le sento più, forse le hanno sterminate tutte qulle palle di pelo urlanti su due zampe.
Cavolo se trotterellano i vecchietti, ecco piccola disgressione, in una nazione come il Giappone, con l'assoluta preminenza del trasporto pubblico rispetto al privato (totalmente l'opposto di noi) ti ritrovi a camminare per KM per raggiungere la stazione del metro/tram/bus e nel caso di città più grosse anche per raggiungere la pensilina giusta o l'uscita corretta ti fa camminare e camminare e camminare, basti vedere il quantitativo medio di persone sui marciapiedi in una giornata normale, inoltre ci sono le scale, centinaia di gradini al giorno perchè non tutte sono mobili, anzi!
Tutto questo camminare quotidiano e far le scale fa si che i giapponesi siano mediamente più in forma di noi che prendiamo l'auto anche per andar al bar, snelli e scattanti a tutte le età e questi due vecchietti si sparano la camminata come due ragazzini!

Sempre con i vecchietti ad una incollatura supero la luuuuunga camminata per il sentiro spesso impervio:


E infine giungo al Mistero!
1200 anni fa, sulla sommità del Monte Misen giunse un monaco Kobo Daishi che si dedico alla meditazione Gumonji per 100 giorni di fila senza mai e poi mai smettere, la fiamma che accese prima di iniziar il Gumonji rimane accesa fino ad oggi, in 1200 anni non si è mai spenta... è la Fiamma Eterna!

Ecco il tempio della Fiamma Eterna

Ed eccola sotto il braciere bruciare per l'eternità!

Che meraviglia!
Sosto al tempio Keizu-no-Reikado per riprendermi dalla scalata ed assaporare l'intimità e il silenzioso e rispettoso afflato di eternità che si respira.

Il ritorno è impegnativo come l'andata, forse ancora peggio perchè per buona metà in discesa:

La vedete quella costruzione al centro? Lontana, lontana? Ecco è li che devo arrivare!

Giungo ad Hiroshima contento, il cielo si è fatto sempre più nero, come dipinto dai fumi che fuoriuscivano dal tempio della Fiamma Eterna, ma c'è l'avevo fatta, mi ero goduto l'esplosione di colori suoni e odori del Daisho-In ed avevo domato il sentiero per la Fiamma Eterna.

Saluto Miyajima, come sempre è un’arrivederci:


Ed Hiroshima mi augura la buona notte con uno stupendo tramonto dal Parco della Pace, non dopo essermi goduto la mia pace al sesto piano della terrazza del Pacela Patio, con espresso, panchina, brezza fresca e un buon libro.


Goodnight Eternal Flame!

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