giovedì 15 luglio 2010

2 - Madrid 2010 - Il santo e il Re

Per prima cosa devo dire che ho fatto una gran ronfata! Nonostante avessi spento l'aria condizionata (odio l'aria di notte) ho dormito fresco il giusto, comodo e bene.
Mi butto giù dal letto a malincuore, non proprio prestissimo... e vado alla cafeteria dell'albergo che mi prepara cappuccino e croassaint e si può pure fumare! dopo aver sborsato un'inezia torno su, doccia e pronto ad affrontar la giornata.
C'è da dire una cosa su Madrid, fa caldo, ma caldo secco, non si suda, non si è appicicaticci, se anche cammini sotto il sole cocente delle 13 non ti squagli e la sera rinfresca il giusto da essere una temperatura ideale, perfetta.

Dopo aver conteplato le 4 uscite che si aprivano di fronte a me da Plaza Mayor decido per la sinistra, che mi porta, dopo un pò alla Catedral de la Almudena che è la cattedrale principale della Spagna ed è appiccicata, di fronte proprio al Palacio Real de Madrid.


Questa interessante disposizione vis a vi, al confine fra il conflitto e la collaborazione del potere temporale e spirituale è in effetti unica, i reali fronteggiano il cardinale e il cardinale fronteggia i reali.
La cattedrale sembra molto antica, ma in verità è decisamente giovane e gode di un piccolo museo, ma sopratutto della vista dalla città dal'alta cupola neo classica fra cui si ammira ovviamente la facciata austera ma imponente del Palacio Real.


Dopo aver visitato la cattedrale mi appropinquo alla visita del Palacio Real che sorprendentemente non costa nulla, tranne una lunga e tediosa attesa ai controlli che manco l'aereoporto.
Il Palazzo è notevole, le sue stanze stupende, in un'esplosione di barocco e rococò che avrebbe fatto la gioia di Momoko (se non sapete chi è mi spiace tanto per voi), ma quello che sopratutto mi esalta è L'Armeria Real con una collezione di armi, armature e autentiche statue con cavalli che le mostravano in tutta la loro gloria.
C'erano le armature di Carlo V, Filippo III e tantissimi altri, certo che a vederli ci si stupisce come facessero a muoversi e vedere dentro quelle scatole di latta e come si votassero a morte certa come tartarughe rovesciate se mai fossero caduti da cavallo, certo che l'arte della guerra europea non era certo raffinata, forza bruta di cavalli e cavalieri trasformati in blocchi di metallo, nessuna arte sopraffina di scherma, nessuna strategia, ma impatto selvaggio di picche e mazze.

Esco dal Palacio Real un pò cotto, inizio ad essere stanco, tanto stanco e ucciderei per un dehor, che si profila come un miraggio nella Plaza de Oriente, dietro al Palacio Real nella piazzetta dell'Opera.
Mi gusto il mio caffè, in un delicato e raffinato dehor e risollevato mi incammino verso Plaza de Espana e da li verso la Gran Via


La Gran Via non mi ha fatto sto grande effetto, l'ho trovata dozzinale, sporca e rumorosa con negozzietti un pò tristi e molto, molto popolari, nulla, ma proprio nulla, in paragone agli Champ Elysee o Ginza o addirittura la nostra via Roma.
Decisamente molto meglio dalla piazzetta Callao con la via pedonale Preciados che porta alla Puerta del Sol, ecco una bella via con bei negozietti e un pò di shopping serio :)

Decido di lasciare la Puerta del Sol a domani e prendendo la metro da Callao torno in albergo, ero morto, come primo giorno ho decisamente esagerato, avrò fatto non so quanti km a piedi e in fondo sono solo un informatico sedentario ;)

Mi ripiglio e ceno nei dintorni di Plaza Mayor con ormai classico espresso sulla terrazza della piazza a godermi il tramonto e l'arrivo della sera.

A domani, devo ancora capire una cosa che se domani riesco a capire mi confermerà o meno un'aspetto che non pensavo o meglio non volevo pensare di Madrid e degli spagnoli.

Domani Plaza del Toro e Puerta del Sol... forse... se mi girerà così domattina ;)

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