lunedì 17 agosto 2009

9 - Himeji-jo

Eccolo li, si stagliava imponente e indomito sull'altura della città di Himeji.
Fiero, mai domo, lo straniero ne osservava rapito l'imponente struttura colto da una miriade di sentimenti diversi.
Ne aveva atteso la visita a lungo, da mesi ne osservava le forme sulle guide, ne meditava il percorrere i marziali camminamenti, scalarne la cima, assaporarne le sensazioni che emanava.



Aveva scelto la giornata più bella, una giornata splendida, cristallina, solare, priva di foschia o umidità, forse l'unica giornata del genere per settimane a venire.
Si era alzato presto (per i suoi standard canonici naturalmente) e si era diretto ad Umeda per prendere il Rapid Express che in 50 minuti avrebbe percorso i 100 km che lo separavano dalla meta ambita.
Arrivato in stazione entrò nel centro commerciale annesso, piccolo trucchetto: in Giappone ogni stazione ferroviaria medio-grande ha annesso, in simbiosi, un centro commerciale, se vi scappa la pipì non andate nei bagni della stazione, non perchè siano sporchi (impossibile, inaudito) ma perchè pieni di gente, infilatevi nei bagni semivuoti del centro commerciale, dotati perlopiù delle magiche copritazza riscaldate e super accessoriate.
Preso un caffè e un tramezzino era pronto... un pochino preoccupato, e se fosse come a Kyoto!?
Quanto si sbagliava, la via era segnata più che bene, passando dal centro informazioni dovette affittare un furgoncino per tutte le cose che un vecchietto gli aveva dato, tutte in inglese of course.



A breve giunse alla meta... e che dire, che parole usare per descrivere la cosa più bella, affascinante, coinvolgente mai visitata in Giappone!
Perdersi nei suoi camminamenti, togliersi le scarpe e inerpicarsi per la torre centrale, con museo annesso, con descrizioni in inglese di ogni cosa, rimirando ogni dipindo, sbavando ad ogni descrizione delle tecniche difensive del castello, trasalendo di fronte alle reali Katane esposte, sognando di fronte alle ricostruzioni della vita nei quartieri privati del Daymio...



Troppo! Veramente troppo! Il castello di Himeji è l'incarnazione di tutto quello che ho sempre sognato del Giappone, è l'emblema reale, in legno e pietra di un passato che ho letto, divorandolo, in saggi e romanzi.
Immaginavo i samurai addestrarsi nei padiglioni, immaginavo i soldati affacciati con gli archi alle feritoie oppure lo sgomento dei nemici che si perdevano nei meandri dei camminamenti progettati per rallentare e confondere.
Sentivo i fruscii dei kimono di seta sui pavimenti di legno di ciliegio ricoperti da freschi tatami, sentivo il sibilare delle Katane sguainate per un feroce attacco dai samurai nascosti nelle alcove segrete.



Un'esperienza unica, stupenda, meravigliosa, compresa in tutto, qui a Himeji SANNO come valorizzare un sito storico, punti di ristoro strategici, ogni minima scritta in doppia lingua, indicazioni chiare e precise, rotte consigliate di visita, meraviglioso, il turista deve solo godersi la visita senza inutili sbattimenti o preoccupazioni, ottimo, davvero eccezionale.

Non volevo andarmene, avevo girato tutto, percorso ogni camminamento, entrato in ogni area (torre centrale, zona ovest), fotografato ogni minuscolo anfratto (ho consumato la batteria! per fortuna ho quella di riserva), stavo li inebetito, all'ombra di fresche frasche a godermi l'atmosfera magica di antiche era passate, di questo popolo così diverso e affascinante, di questa arte e cultura così pregna di significati per me.

Che altro aggiungere, la giornata in assoluto più bella di questo Japan2009, migliore delle più rosee aspettative :)

Domani arriva una tempesta, direzione Sud - Sud Ovest, investirà prima Kyoto e lo StormTour suggerisce tanto Nara per cui mi sa tanto che domani Nara sarà!

Good Night!
The Tokugawa Spirit live forever!

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