lunedì 27 giugno 2011

-5 ( Japan 2011 ) JFilm Festival - seconda

Eh si, lo devo confessare, sugli aerei non riesco a dormire, non è per paura, turbolenze, costante ronzio, ma penso sia per l'allucinante biomassa compressa nella classe turistica di un Boeing, 10 per fila per non so quante decine di file, hostess che arrivano, vicini che devono andare in bagno, costate brusio, bambini che urlano, insomma non riesco a dormire.
Allora che faccio, mi guado tutti i film che danno sul 7 pollici del sedile e quando sono finiti quelli in italiano parto con quelli sottotitolati in italiano e finiti quelli... bè allora arrivano i veri capolavori :)


La priva volta che vidi Goemon ne rimasi folgorato, era in giapponese con sottotitoli in inglese, ma mi rapì dal primo istante, l'ho guardavo talmente concentrato, affascinato che dimenticai il misero 7 pollici, i vicini, i gagni urlanti, il pessimo audio, un capolavoro!

Goemon è la storia storico fantastica (come Azumi) dello Shinobi Goemon, realmente esistito e resosi famoso per il fallito attentato a Hydeioshi Toyotomi.
Il periodo è sempre quello della battaglia di Sekigahara, e la narrazione fantastica del film vuole che Goemon sia un orfano di un samurai preso sotto l'ala protettiva da Oda Nobunaga e cresciuto come Shinobi dal maestro Hattori Hanzo!
La figura di Nobunaga è vista in chiave estremamente positiva, contrariamente a quanto si tramanda di una figura sanguinaria, tanto da indurre la Capcom a farne un demone assetato di anime nella serie Onimusha.
L'amore di Goemon per Nobunaga e lo stretto legame di dovere lo porta a compiere il suo destino in una parabola da eroe per caso, mosso come una marionetta dal destino, ma alla fine padrone del suo fato, anche se... bè lo vedrete nella fantasiosa e fantastica riproduzione della battaglia di Sekigahara.


La produzione è di altissimo livello, la fotografia è permeata di una saturazione innaturale dei colori da far sembrare tutto onirico, una fiaba oscura, un po come succede in 300.
Le ambientazioni fantastiche come il castello di Osaka, i costumi, l'intero paesaggio è una cupa ma insieme abbagliante ricostruzione immaginifica di un Giappone immenso, potente, sgargiante, oscuro e gotico.

Gli attori sono eccezionali, come la regia, gli effetti speciali, il ritmo è sempre sostenuto e i dialoghi esaltanti.

Una piccola nota sui dialoghi... anzi no, ve ne parlo domani, capirete perchè :)

Una visione che non potete perdere, davvero fatevi un grande favore e guardatelo, anche se in Italia ovviamente non è mai uscito, per questo l'unico modo è di scovare una copia in lingua originale sottotitolata amatorialmente, come quella che ho scovato io, opera davvero degna con sottotitoli che utilizzano un font molto bello e che si spostato a seconda delle parti dell'immagine da far vedere, il tutto impreziosito da note sullo schermo per spiegare concetti come il Taiko e altri.
Mai visto sottotitoli professionali superare questi che sono "solo" amatoriali.

Buona J-Visione!!!

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